La genitorialità ai tempi dell’isolamento

#1 Bambini

I bambini durante questo periodo di isolamento forzato, sono stati costretti a modificare totalmente le loro abitudini, a percepire i genitori affaticati o preoccupati, a sperimentare un clima di incertezza e costanti cambiamenti. Tale situazione potrebbe aver causato in loro maggiore irritabilità, disturbi del sonno, comportamenti regressivi (es. andare a dormire nel letto dei genitori, episodi di enuresi notturna…), bisogno di una vicinanza costante con il genitore.

Gloria Soavi, presidente del CISMAI, ha definito delle parole chiave per aiutare gli adulti ad affrontare la pandemia quando in famiglia vi sono anche dei bambini.

Tali concetti si possono sintetizzare nelle 3 R:

RASSICURAZIONE: gli adulti dovrebbero rassicurare i bambini e far capire loro che è compito dei grandi proteggerli.
Soprattutto nelle situazioni di forte stress e di confusione come quello che stiamo vivendo adesso il bambino ha bisogno di potersi sentire al sicuro e protetto tra le braccia di mamma e papà, dai quali potrà trarre forza e serenità.

In che modo?

  • Rassicurare e tranquillizzare
  • Spiegare cosa sta succedendo con parole comprensibili in base all’età
  • Rispondere alle eventuali domande
  • Nei momenti di stress o difficoltà non cercare rassicurazione nei bambini. Rivolgersi invece ad un adulto significativo (compagno/a, marito/moglie, genitori, amici…). Se la fatica e lo stress fossero troppo pesanti da gestire consultare uno specialista che vi possa aiutare al meglio in questo delicato momento.

ROUTINE: gli adulti dovrebbero mantenere delle routine per rinforzare nei bambini il senso di sicurezza e creare prevedibilià.

In che modo?

  • Svegliateli alla stessa ora
  • Pasti regolari e salutari
  • Orari fissi per l’apprendimento (video-lezioni o compiti)
  • Orari per il gioco
  • Routine della buonanotte

REGOLAMENTAZIONE: gli adulti dovrebbero sostenere lo sviluppo della regolamentazione dei bambini, aiutandoli a gestire lo stress e ad auto-regolarsi.

In che modo?

  • Convalidare i loro sentimenti: “Hai ragione, questa situazione è spaventosa”
  • Incoraggiarli in attività di autoregolazione
  • Attività fisica in casa
  • Giochi e lavoretti creativi
  • Creare momenti in cui si possono fare attività insieme (giochi in famiglia, guardare un film, cucinare insieme…)

#2 Neonati e bambini piccoli
(0 – 3 anni)

I genitori di bambini molto piccoli meritano una specifica menzione.
Infatti l’arrivo di un figlio è sì un momento ricco di gioia ma è anche fonte di stress, fatiche, sentimenti di inadeguatezza e implica la necessità di ricreare nuovi equilibri nella famiglia.

Affrontare tale fase in isolamento potrebbe creare maggiori difficoltà e sentimenti negativi come, ad esempio, il senso di solitudine, la percezione di “non essere abbastanza bravi come genitori”, la frustrazione legata all’impossibilità di chiedere aiuto e supporto.

Di seguito vi propongo qualche piccola idea utile per abbassare il livello di stress e creare un clima sereno, in cui godere della relazione con il vostro bambino:

  • Ascoltate una musica rilassante con il vostro bambino sulla pancia. Respirate lentamente mentre durante questo momento di coccola, pensate solo al presente, lasciandovi cullare dalla musica e dal vostro respiro.
  • Provate a fare docce o bagni rilassanti, con esercizi di respirazione, soprattutto la sera prima di andare a dormire. Saranno utili per favorire la conciliazione del sonno.
  • Se possibile trascorrete qualche momento all’aria aperta insieme.
  • Non abbiate paura di non trovare attività stimolanti per i vostri figli: la relazione con voi è la base del loro sviluppo emotivo, cognitivo e sociale.
  • Sfruttate i momenti di sonno del bambino per prendervi del tempo per voi.
  • Lasciate al vostro partner momenti esclusivi con il bambino.
  • Ricordatevi che questa emergenza è passeggera, non durerà per sempre.
  • Se il bambino gattona o ha iniziato a camminare da poco favorite questa attività estremamente gratificante per lui.
  • Alternate: attività movimentate, attività più rilassanti, momenti in cui non offrite alcuna stimolazione ma incoraggiate la sua autonomia.
  • Parlategli tanto, sintonizzatevi con il suo sguardo, insegnategli nuove parole. Se possibile fate videochiamate insieme. Infatti, anche se molto spesso i bambini piccoli faticano a stare davanti ad uno schermo, è comunque importante mantenere un contatto visivo e uditivo con i membri della famiglia allargata o gli amichetti più stretti.

#3 Adolescenti

L’adolescenza è una fase del ciclo di vita particolarmente complessa, durante la quale i ragazzi e le ragazze hanno il difficile compito di rispondere alla domanda “Chi sono io?” mentre cercano il loro posto nel mondo. “Sperimentazione”, “relazioni con i pari”, “messa in gioco” sono le parole chiave di questa fase.

La richiesta di un isolamento, in questi termini, è quasi contro natura per loro.

Pertanto è essenziale comprendere il vissuto di un figlio adolescente in questo delicato momento prima di intervenire. Il rischio sarebbe infatti quello di punire o banalizzare comportamenti e pensieri significativi.
Ora più che mai è utile che i genitori puntino sulla responsabilizzazione più che sul controllo e sul limite.
Provate a dare un ruolo ai vostri ragazzi, un incarico, una responsabilità che sia affine alle loro caratteristiche. Non deve essere vista come una punizione! Deve essere percepito come un momento in cui essi sono utili alla famiglia per delle loro specifiche competenze.
Degli esempi potrebbero essere: preparare la cena una volta a settimana se sono amanti della cucina, gestire un momento di ginnastica in famiglia se sono appassionati di fitness, aiutare i fratellini più piccoli con i compiti, tagliare i capelli…

Gli adolescenti danno il meglio di sé quando vengono responsabilizzati e quando percepiscono che in loro si ha dell’autentica fiducia.

Inoltre, considerato il delicato momento che stiamo attraversando, è importante trovare degli spazi anche per parlare di dolore e paura, accogliendo le loro emozioni, i loro pensieri, senza banalizzare.
Potrebbe rivelarsi un momento molto intenso di scambio emotivo, utile per rafforzare la relazione di intesa e fiducia con i vostri figli.

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